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1984 diventa fumetto. Presentazione a Firenze

Se una pandemia non può durare più di due anni, le restrizioni che i governi ci hanno imposto sono destinate a condizionarci nel tempo. Dalla diffusione del Covid, oltre due anni fa, prima abbiamo registrato la totale impreparazione della politica di fronte al virus, poi la sua risposta attraverso chiusure e limitazioni che – soprattutto qui in Italia – oltre a mettere in ginocchio interi comparti economici hanno manipolato la mente di milioni di individui. Ecco che gli italiani sono diventati sempre più divisi e sociofobici: dai virologi (anche improvvisati) che continuano a sostenere la potenza magica di vaccini e restrizioni – anche quando i dati li smentiscono miseramente – ai bambini che, ancora, vanno a scuola con la mascherina e mai la toglierebbero per non sentirsi diversi o esclusi da tutti gli altri.

Questa maledetta pandemia ha generato una paura di ammalarsi mai percepita prima, riflesso di una comunicazione ansiogena e oppressiva che ha voluto azzerare ogni margine di pensiero critico. Le follie a cui abbiamo assistito negli ultimi due anni ci hanno posto di fronte a un contesto di individui sempre meno liberi, sempre più manipolati, sempre meno umani. Il distanziamento interpersonale, le chiusure a oltranza, la paura dell’altro che ha superato quella del virus, l’imposizione di un vaccino sperimentale, le ormai irrinunciabili mascherine ci hanno proiettato in un mondo non lontano da quello profetizzato da George Orwell. Nel suo distopico 1984 la vita dei cittadini è costantemente sotto controllo, e i messaggi del Grande Fratello onnipresenti per diffondere la sua propaganda secondo cui “La libertà è schiavitù“, “L’ignoranza è forza“. Un mondo, quello di 1984, in cui la “neolingua” controlla ogni elemento eterodosso al potere attraverso la sua psicopolizia: già, in questi due anni quante nuove parole abbiamo sentito? Di quanti uomini e donne liberi abbiamo visto l’emarginazione dal lavoro e dalla vita sociale?


Di 1984 e della sua splendida versione a fumetti edita da Ferrogallico – con prefazione di Stefano Zecchi e disegni di Xavier Coste – si parlerà venerdì 27 maggio presso “Il Rifugio” di Firenze. All’evento parteciperà il curatore del fumetto Federico Goglio, in arte Skoll, relatore e ospite musicale di una serata da non perdere per tutti gli uomini liberi.

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