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X ed Y: i nuovi “geni” in casa Musk

| Iohanna |

Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, questa volta non sorprende per i lanci nello spazio o per le macchine a zero emissioni. Anzi, il suo delirio di onnipotenza è arrivato in quel mercato tragico dell’utero in affitto per comprare una nuova vita, dal nome in codice Y: una bambina, scelta e comprata, come la macchina da un catalogo. L’esuberanza, la strafottenza, la faccia tosta di quel personaggio sono note, ma non è questo il punto. O meglio, ancora una volta tutto ciò che è acquistabile non fa scalpore, anche se nella busta della spesa c’è una vita umana.

In questi giorni gli articoli di “cronaca” pubblicati hanno semplicemente annunciato l’arrivo di questa bambina, come se tutto il processo di nascita e adozione fosse nella norma. Si arriva piano piano a questo punto, legittimare cioè chi può fare ciò che vuole perché ha le risorse. Che ci importa se quella bambina è una fra le tante che le star comprano per sfizio? Che ci importa se ancora una volta si è legittimato a livello mondiale questa nuova schiavitù delle donne? Costrette a diventare incubatrici umane per soldi. Tanto lo ha fatto anche Musk e allora tutto va bene.

Andiamo in profondità, quello che si percepisce ad una lettura un poco più arguta di tutti gli articoli è il voler annunciare l’arrivo di questa bimba, ammettendo la nascita via utero in affitto, solo per deridere la scelta del nome. Quel nome così strano, a sottolineare la pazzia del Genitore 1, oltre ogni immaginabile. Fa notizia perché si chiamerà con diminutivo Y. Dopo Pizza Margherita, Chiappa Rosa, Bianca Neve che tanto ci facevano ridere sui diari della scuola, con tutta la scelleratezza della scelta, arrivano questi americani….Anche se alcuni accettano questo bizzarro nome perché è fluido, non tocca la sensibilità di chi nasce femmina, ma forse non si sente tale o viceversa.

Tuttavia, nella parodia, nella ilarità e nella assurdità, quella bambina avrà un fratello, figlio biologico di Musk dal nome abbreviato X. Oltre al danno la beffa, la scelta di avere un X e una Y con l’arroganza di scegliere nomi assurdi, come la coppia di cromosomi del DNA, la coppia che genera la vita, ma in questo caso la sequenza non è naturale… Allora ci arriva uno schiaffo che ci desta, che fa pensare, sono nomi scelti a caso? O con lo scopo di sottolineare questa nuova vita: la vita del metaverso e della nascita da laboratorio. Come una X e una Y in una equazione di derivata seconda, un enigma da risolvere, una x da porre su un catalogo, ce l’ho o manca, appunto, in cui scegliere le caratteriste genetiche e il sesso del nascituro a seconda del proprio desiderio. Quella vita che oggi è vittima di una cultura della non natura.

Una vita X e Y acquistabile in maniera comoda, senza traumi o fatiche lunghe nove mesi, di cui ridere. I soldi, la smania di potere e popolarità, una cultura del “nothing is impossible”, ma a quando il viaggio di ritorno sulla vera Terra ?

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