Il Campo dei Santi di Peschiera
“Peschiera come l’Africa.”
“Siamo venuti a riconquistare Peschiera. Questo è territorio nostro, l’Africa deve venire qui.”
“Facciamo la guerra, comanda l’Africa”
“Le donne bianche qui non salgono”
No, non stiamo citando parti dell’incredibile opera di Jean Raspail “Il campo dei santi” : sono frasi tristemente vere, delle dichiarazioni di guerra molto forti pronunciate lo scorso 2 di giugno- ironia della sorte-da migliaia di giovani nordafricani e centraficani per le strade di Peschiera del Garda e sul treno che dalla località sul lago porta a Milano.
Scene da terzo mondo a Peschiera dove i suddetti minus habens hanno messo in scena uno spettacolo dell’orrore con assalti ai trenini carichi di bambini, consumo sfrenato di alcool e droga e aggressioni sessuali ai danni di cinque ragazzine sul treno che le stava riportando a Milano dopo una giornata trascorsa a Gardaland. Il tutto in un tripudio di bandiere di vari paesi africani.
Giovani originari del continente nero e coetanei figli di immigrati di seconda generazione, i cosiddetti nuovi italiani: descritti da un’ex presidente della Camera come “avanguardia di uno stile di vita che dovrebbe diventare il nostro”.
Un’armata Brancaleone di giovani e giovanissimi talmente integrati e legati al nostro suolo da scatenare una guerriglia sventolando bandiere di paesi africani a ritmo di musica trap.
Questo sarebbe il nostro prossimo stile di vita? No, grazie!
Liutprando sono proprio io. Con un nickname così non posso che essere di Pavia, dove vivo e lavoro da diversi lustri. Sono appassionato di calcio, musica rock e metal, libri, birra e cibo. E ovviamente, può capitare che troviate il mio regale nome a firma di qualche pezzo qui e là su questa testata, per la quale mi onoro di scrivere da diverso tempo.