Crescere nell’era digitale. Giorgio Capellani ospite di GREX Milano
Venerdì 6 ottobre nell’hinterland milanese l’Associazione GREX Milano ha organizzato un incontro con Giorgio Capellani, autore del volume “CRESCERE NELL’ERA DIGITALE. ‘Uso delle nuove tecnologie nell’infanzia, nell’età scolare e adulta: quale futuro?”
Nel corso della presentazione l’autore, laureato al Politecnico di Milano e collaboratore di diverse multinazionali nel campo delle tecnologie informatiche nonchè curatore di lezioni e seminari di formazione presso gli istituti Steiner e Waldorf nel capoluogo lombardo, si è soffermato in particolare sulla relazione tra il digitale e l’uomo, nello specifico sul grado di incidenza e pervasività del primo sulle attività del quotidiano, all’interno delle quali i dispositivi elettronici (lo smartphone, su tutti) appaiono come gli ultimi anelli di una catena vertiginosa la cui conclusione è l’approdo all’intelligenza artificiale e alla realtà aumentata.
Partendo dall’analisi del quadro odierno rispetto alla diffusione e alle prospettive delle tecnologie digitali, Capellani ha poi illustrati alcuni principi delle neuroscienze, utili a comprendere i possibili effetti delle tecnologie digitali sulle persone e attenta e oggettiva valutazione dell’impatto che queste avranno sulla stessa percezione dell’esistenza reale dell’umano.
Capellani ha sottolineato l’importanza di avere un quadro d’insieme che comprendesse anche gli aspetti antropologici, al fine di fondare le nostre interazioni con il digitale non su basi velate da inutile e controproducente moralismo ma su basi oggettive e razionali. L’obiettivo intrinseco della conferenza era, del resto, quello di trarre preziose indicazioni sulle modalità d’approccio con il mondo digitale senza per questo venirne col tempo fagocitati e divenirne mere appendici.
In particolare, guardando i nostri figli, le neuroscienze possono aiutarci a comprendere le delicate dinamiche di un cervello in via di formazione e la distinzione fondamentale delle fasce d’età nei tre settenni: da 0 a 7 anni, da 7 a 14 anni e da 14 a 21 anni, già peraltro indicate da illustri pedagoghi. Senza pregiudizi, vengono quindi affrontati i vari temi: l’alfabetizzazione digitale di adulti e bambini; le nuove tecniche didattiche; le patologie digitali, fino ai comportamenti di dipendenza e compulsività; il mondo virtuale dei videogiochi; i social media tra amicizie e solitudine; i rischi di adescamento e la pornografia online; il cyberbullismo e lo stalking; l’intelligenza artificiale e i robot del futuro. In questo scenario, all’apparenza ostile, potrà tuttavia essere possibile cogliere una grande opportunità di crescita nella relazione tra genitori-educatori e i figli.
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