Alle radici del male p.4 / La psicopatia astenica
La psicopatia astenica rappresenta una sfumatura particolarmente intrigante nel panorama delle anomalie psicologiche ereditarie. Questo disturbo si manifesta attraverso un insieme di caratteristiche che distinguono nettamente i suoi portatori sia dalla popolazione generale sia da altre forme di psicopatia, come quella essenziale. Individui con psicopatia astenica spesso navigano attraverso la vita con una percezione del mondo profondamente distorta. Questa distorsione non si limita solo alla percezione di sé ma si estende anche alla loro comprensione delle dinamiche sociali e morali. Sono notevolmente idealisti, ma il loro idealismo è macchiato da una visione alterata e spesso irrealistica della realtà.
CHI SONO GLI PSICOPATICI ASTENICI
A differenza degli psicopatici essenziali, le persone asteniche possono provare una sorta di rimorso, sebbene sia tendenzialmente superficiale. Questo rimorso non deriva da una genuina empatia o comprensione delle conseguenze delle loro azioni, ma piuttosto da un’incompleta interiorizzazione delle norme sociali e morali. La loro capacità di amare e formare legami emotivi significativi è gravemente compromessa, e qualsiasi forma di affetto tende a essere transitoria e superficiale. Il comportamento bifronte emerge come un tratto distintivo, con questi individui che mostrano una facciata educata e amichevole a chi non riconosce i loro difetti. Tuttavia, quando si trovano di fronte a persone con una maggiore consapevolezza psicologica, tendono a mostrare ostilità e aggressività, segno del loro disagio nel sentirsi “visti” e compresi.
L’adattabilità sociale di questi individui varia ampiamente. Alcuni riescono a mascherare i loro deficit e ad integrarsi in determinati settori della società, specialmente in quelli meno esigenti in termini di interazioni umane autentiche. L’influenza che le persone con psicopatia astenica esercitano sul tessuto sociale può essere sottile ma significativa. Le loro visioni distorte possono attrarre individui alla ricerca di risposte semplici a problemi complessi, soprattutto in contesti di ingiustizia percepite o reale. L’idealismo alterato può quindi servire da catalizzatore per movimenti o ideologie che, pur nascendo da un desiderio di cambiamento, possono essere intrinsecamente viziati da questa visione distorta.
IL “CASO” DI FELIX DZERZHINSKY
L’analisi delle diverse manifestazioni della psicopatia astenica offre una visione più profonda dei modelli di pensiero e dei comportamenti di individui che presentano questa particolare anomalia. A differenza della psicopatia essenziale, la quale si caratterizza per un deficit marcato nella capacità di provare emozioni autentiche o un senso di colpa, la psicopatia astenica mostra alcune sfumature che differiscono significativamente. Il caso di Felix Dzerzhinsky, il fondatore della Cheka sovietica, illustra vividamente il modello di pensiero di un individuo con psicopatia astenica. Le sue parole, scritte in prigione, riflettono un mix di idealismo distorto e una fiducia incrollabile in un futuro utopico, dove le condizioni umane cambieranno radicalmente eliminando il male. Questa visione, per quanto possa sembrare nobilmente intenzionata, manca di una comprensione realistica delle complessità umane e sociali, portando spesso a conseguenze nefaste quando messa in pratica.
L’INFLUENZA SULLA SOCIETA’
Questi individui, nonostante i loro tentativi di mascherare le proprie anomalie, spesso mostrano comportamenti che possono essere socialmente dannosi, specialmente quando sono posizionati in ruoli di potere o influenza. La loro incapacità di comprendere pienamente la realtà psicologica e morale porta a decisioni e azioni che, sebbene possano sembrare moralmente giustificate nel loro mondo distorto, possono avere effetti devastanti sulla società.
La comprensione e il riconoscimento delle diverse sfumature della psicopatia astenica sono fondamentali non solo per gli specialisti del settore, ma anche per la società in generale. Questo consente di mitigare i potenziali danni che questi individui possono infliggere e di sviluppare sistemi di supporto che li aiutino a navigare il mondo in modo più armonioso, riducendo il rischio di conflitti e incomprensioni. L’analisi di tali disturbi sottolinea l’importanza di approfondire lo studio delle diverse forme di psicopatia e del loro
impatto sulla dinamica sociale e individuale.
Le anomalie psicopatiche, pur rappresentando una minoranza nella popolazione generale, hanno un impatto significativo sui processi sociali e ponerogenici, ovvero quei processi che contribuiscono alla diffusione del male nella società. Sebbene gli studi in questo campo stiano avanzando, molto resta da scoprire per comprendere appieno l’influenza di tali deviazioni sul tessuto sociale e individuale.
Si possono isolare diverse varianti di psicopatie, inclusa la psicopatia astenica e la psicopatia essenziale, che mostrano pattern comportamentali distinti e influenzano l’ambiente circostante in modi diversi. Ad esempio, mentre gli astenici possono mostrare una sorta di idealismo distorto e superficiale, gli individui con psicopatia essenziale presentano un’incapacità profonda di provare empatia, rimorso e amore genuino, agendo spesso con manipolazione e inganno per raggiungere i propri scopi.
L’interazione tra queste personalità devianti e la società genera dinamiche complesse. Gli individui psicopatici, consapevoli della loro diversità, tendono a sviluppare strategie per manipolare e sfruttare le persone normali, creando una rete di influenze nocive che può alterare l’ordine sociale e morale. La visione del mondo degli psicopatici è profondamente scissa: da un lato, c’è il loro microcosmo con regole e valori distorti, dall’altro il mondo delle persone normali, percepito come ostile e ingiustamente limitante.
VITTIME E CARNEFICI DEGLI PSICOPATICI ASTENICI
Una delle manifestazioni più pericolose della psicopatia è l’ambizione di imporre la propria visione distorta del mondo, spesso attraverso metodi radicali e violenti, giustificati da un’utopia personale in cui loro, i “diversi”, prevalgono e dominano su una società riformata secondo i loro desideri. Questa visione utopica può giustificare azioni estreme, incluso l’uso della violenza contro coloro che sono visti come ostacoli alla realizzazione di un nuovo ordine “giusto”.
L’influenza degli individui psicologicamente anormali su quelli normali ha effetti profondamente negativi, portando a traumi e nevrosi che minano l’igiene mentale e la capacità di sviluppare una personalità autonoma, cosa che ingenera poi la famosa concatenazione negativa, che genera e rigenera deviati. Questo fenomeno non è limitato a singole relazioni ma può manifestarsi su scala sociale più ampia, influenzando il benessere collettivo e i diritti individuali. La presenza di persone con deviazioni psicologiche, come la psicopatia essenziale, può indurre nelle vittime una perdita di senso della realtà e un senso di impotenza, spesso scambiati per condizioni psicotiche.
Oltre alla psicopatia essenziale, esistono altre forme di psicopatie e caratteropatie che interagiscono con la società in modi complessi, spingendo talvolta le persone emarginate verso la criminalità o l’isolamento.
Gli individui psicopatici, percependo sé stessi e gli altri come appartenenti a categorie “noi” e “loro” distinte, sviluppano strategie per manipolare e dominare le persone normali. Questo divario percettivo è spesso radicato in una visione utopica del mondo in cui la loro realtà distorta prevale, giustificando azioni violente per realizzare tali visioni, indipendentemente dalle conseguenze per gli altri.
La consapevolezza e la comprensione dei ruoli che queste anomalie giocano nei processi sociali sono cruciali per sviluppare strategie efficaci per contrastare il loro impatto. Questo include non solo un approccio legale e sociale informato ma anche una comprensione più ampia e profonda dei processi eugenetici e della necessità di gestire proattivamente l’influenza genetica sulle dinamiche sociali.
42 anni, madrelingua kreyòl ayisyen, psicologo un pò psicotico, ossessionato dalle foto in negativo, dipendente nei momenti tristi dal kleren. E’ sicuro che diventerà famoso per loe sue analisi inusuali, noiose ma uniche. Appassionato di emozioni forti, trascorre le sue giornate tra sedute di terapia e notti insonni alla costante e indefessa ricerca della verità, dell’ignoto e del perturbante.