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Contro la casa un’Europa “verde”. Di bile

| Marcvs |

Secondo una bozza circolata in Commissione europea, la vendita e l’affitto di immobili negli Stati membri saranno vincolati a determinati requisiti di classe energetica a partire dal 2027. La bozza (niente di ufficiale) della risoluzione che verrà presentata domani al Parlamento Europeo comporterebbe così la perdita di valore di mercato per tutte le case sprovviste di una determinata certificazione energetica, ovvero quegli immobili che consumano troppa energia. Tutto questo, per un’Europa sempre più ecologica e ambientalista, nel pieno rispetto del Green Deal europeo che punta alla neutralità climatica nel continente entro il 2050. Ma non solo. Già, perchè la priorità alla questione ambientale svilupperebbe un meccanismo già visto: quello della inevitabile svendita degli immobili a favore dei grandi investitori. Uno scenario agghiacciante, soprattutto in Italia, dove è presente l’80% di possessori di prime case e un terzo degli immobili risulta fuori dai parametri indicati nella bozza suddetta. L’Unione Europea, dopo averci fatto la morale sulle nostre abitudini alimentari e provato a insegnarci come fare gli auguri di Natale, si prepara a dare una mazzata ai proprietari immobiliari? Case acquisite tra mille sacrifici saranno ridotte a meri locali di poco valore?

Dalle privatizzazioni di importanti aziende pubbliche negli anni 90 a un vero e proprio mercato del compratore – chiaramente a prezzi modici – delle case degli italiani, il passo sembra breve. Se poi pensiamo che questa ipotesi di restrizione “verde” sul mercato immobiliare arriva nel pieno di una crisi come quella che stiamo vivendo, lo sconforto lascia spazio ai pensieri distopici. La sola idea di poter (dover) perdere la propria casa, comprata o ereditata, fa paura. Ci prepariamo, in un futuro prossimo, a vivere meglio pagando un affitto che ad abitare nella tanto cara casa di proprietà? La questione ambientale, per quanto importante, non è certo colpa di chi possiede un immobile che non rispetta determinati parametri energetici. E allora, perchè puntare il dito (e non solo) su migliaia di innocenti proprietari immobiliari? Non ce lo chieda, l’Europa.

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