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DIVOC 2024. Per non dimenticare la “psicopandemia”

Con alle spalle già due edizioni di successo, la casa editrice Audax con sede a Moggio Udinese propone
una terza edizione del concorso letterario “Divoc” 2024, su idea del filosofo ed editore friulano Emanuele Franz.
La sua peculiarità è quella di essere un concorso rivolto esclusivamente a persone non vaccinate contro
il Covid-19, allo scopo di mantenere vivo il ricordo del drammatico momento sociale, culturale e politico che ha raggiunto il nostro Paese e vari altri Paesi del mondo quando e stata imposta l’obbligatorietà delle vaccinazioni anti-Covid
, pena l’esclusione dei cittadini da gran parte delle attività quotidiane compresi il diritto al lavoro e il diritto allo studio. L’iniziativa, che gli anni scorsi ha avuto l’apprezzamento di intellettuali come Giorgio Agamben, l’onorevole Vittorio Sgarbi, Diego Fusaro, l’avvocato Fusillo e altri, introduce quest’anno una novità: si apre a persone di tutto il mondo accettando composizioni in tutte le lingue del mondo.


«Stiamo entrando in un’era delle pandemie. […] Non possiamo pensare che sia tutto finito una volta superato il Covid-19, il rischio resta». Lo disse Ursula von der Leyen nel 2021, accompagnata a ruota da
Bill Gates che, oltre ad aver “profetizzato” ancora nel 2015 una pandemia con milioni di morti, nel 2022 ha pubblicato un libro, “Come prevenire la prossima pandemia”. Sembra quindi che quello delle pandemie sia un tema che non perde di attualità, tanto che nel luglio 2023 l’Oms «in linea con la strategia globale della salute digitale, ha stabilito la Rete Globale della Certificazione Sanitaria Digitale (GDHCN), che si sviluppa dall’esperienza delle reti regionali per i certificati covid-19», «per sviluppare un sistema globale che aiuterà a proteggere i cittadini di tutto il mondo da attuali e future minacce, incluse le pandemie», come si legge sulle pagine web del sito dell’Oms e della commissione europea. Il rischio di una nuova discriminazione su base sanitaria e sempre alle porte. L’OMS il 14 agosto 2024 ha dichiarato il vaiolo delle scimmie – un’«emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale» decisione che comporta l’implementazione di misure straordinarie a livello globale per contenere l’epidemia. Alla luce di queste dichiarazioni, e considerando che i media stanno tornando a parlare di pericoli sanitari come il nuovo aumento dei casi covid e un’epidemia di vaiolo delle scimmie, la minaccia di uno o più obblighi vaccinali legati al certificato sanitario digitale tanto caro a Oms e UE rimane una concreta possibilità .

Per questo la necessita di premiare chi, nonostante restrizioni e allarmismi, ha dato il suo contributo umano e artistico attraverso un premio, come il Divoc, che vuole rovesciare (Divoc è appunto Covid al rovescio) e premiare chi e stato escluso. Fra i premi in palio, oltre alla pubblicazione del testo con la casa editrice Audax, promotrice del concorso, anche una pregiata opera del mosaicista di levatura internazionale Giulio Menossi.

Scadenza invio delle opere: 31 dicembre 2024

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