Formula 1pocrisia
Il circus della Formula 1 riesce a raggiungere nuovi record… di cancel culture. Dopo l’eliminazione delle ombrelline “perché troppo sessista” e l’introduzione dello champagne analcolico per la premiazione in alcuni gran premi “per rispettare tutte le culture”, fa scalpore in questi giorni la proposta di eliminare dalla kermesse del Gran Premio di Formula 1 la consueta esibizione delle Frecce Tricolori prima delle gare di Imola e Monza. Infatti, secondo gli organizzatori, la Pattuglia Acrobatica Nazionale “non è più in linea con gli obiettivi di riduzione di emissioni di Co2 della Formula 1”.
Queste restrizioni a quanto pare non saranno valide per alcuni voli commerciali (in Bahrein e ad Abu Dhabi) e per le esibizioni della flotta privata di Mr. Redbull Dietrich Mateschitz (uno dei principali sponsor della FIA, guarda caso), composta tra gli altri da un ex-caccia pesante lockheed p-38 lighting della II guerra mondiale, mosso da un motore stellare a 12 da 1425CV a cilindro, che proprio alimentato a sorrisi ed ecosostenibilità non ci sembra. Ma si sa che il danaro può volare a quote più alte delle bassezze del greenwashing.
Ci chiediamo cosa penserebbero di questo mondo gli eroi romantici del motorsport come Barry Sheene, che correva con le mutandine della moglie come sottocasco o come avrebbe reagito a tutto questo politicamente corretto Tino Brambilla “il Gorilla di Monza”. Ma queste sono altre storie.
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