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Il costo troppo alto di una guerra inutile

L’articolo è ideato e composto da Beorn

Lunedì 10 ottobre è stata una giornata importante, anche se non ne ha parlato nessuno. Lunedì scorso, davanti all’Assemblée Nationale, il ministro dell’economia francese ha apertamente puntato il dito contro gli USA. Motivo? L’alleato americano sta approfittando del conflitto e della crisi energetica europea per venderci il gas liquido al quadruplo rispetto a quanto lo vende ai suoi acquirenti interni. Tanto per citare degli esempi che valgono da indizi: nel 2021 dal Nuovo al Vecchio continente sono arrivati 35 miliardi di metri cubi di gas; nel 2022, nei primi sei mesi, sono arrivati 39 miliardi di metri cubi, con una previsione di import pari a 80 miliardi di metri cubi…mica male. E non è male soprattutto se pensiamo che questo gas non è di nuova estrazione, semplicemente gli americani in pieno stile a stelle e strisce abbandonano chi può pagare poco a favore di chi paga di più (India, Pakistan, Bangladesh, Cile e altri non hanno il potere economico europeo, quindi peggio per loro). Visto che questi numeri sono ovviamente molto teorici e non sembrano reali è giusto parlare in senso pratico: nel 2015 il settore del GNL in America stava scomparendo, poi Trump lo ha rilanciato con concessioni che hanno trasformato gli USA nel primo esportatore mondiale. Per citare un caso concreto: la Cheniere Energy ha aumentato di una volta e mezzo il volume dei propri ricavi, passando da 6,1 miliardi di dollari a 15,4 miliardi.

Questi sono solo degli esempi di quanto questo conflitto in Ucraina si utile a quasi tutte le parti coinvolte. Quasi perché la terza parte in causa, l’Europa è la vittima sacrificale dell’ennesima spartizione del mondo tra i due stati imperialisti che giocano a scacchi con le vite delle popolazioni su cui posano i loro occhi. La Russia ormai è lampante che da questo conflitto non uscirà con le ossa rotte, come i nostri pensatori da televisione avevano previsto il giorno dopo l’inizio del conflitto, alludendo a un tracollo interno, questo anche grazie a all’apertura di altri mercati e al sostegno di alleati che si sono messi a disposizione dell’orso russo.


Dall’altra parte gli USA fingono di difendere l’Europa, ma come dichiarato da Le Maire in Parlamento in Francia, il loro obiettivo è solo aumentare i propri profitti nel totale disinteresse di cosa questo costerà agli europei. Ma questo è il momento di scegliere, o trovare la strada dell’autonomia o affidarsi agli americani, ancora una volta, e pagare, tanti soldi. A guardarsi indietro, nel 1945 almeno i soldi li avevano dati loro a noi, questa volta siamo noi che li paghiamo. I tempi cambiano.

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