Skip to main content

Il misterioso fascino de Il Mondo perduto

Sir Arthur Conan Doyle, ricordato dai più come l’inventore di Sherlock Holmes, in realtà ha scritto numerosi romanzi di diverso genere tra i quali, Il Mondo Perduto, pubblicato nel 1912. Quest’opera, appartenente al genere fantastico, ha come input iniziale la discussione generata a Londra attorno alla testimonianza del Professor Challenger, zoologo scozzese dal carattere poco mansueto, che teorizza l’esistenza di una regione sudamericana dove alcune creature preistoriche pare siano sopravvissute all’estinzione.

L’incredulità generata nella comunità scientifica londinese per una tale affermazione spinge Challenger, il Professor Summerlee, suo rivale di sempre, il cacciatore Lord John Roxton ed il giornalista Edward Malone, ad organizzare una spedizione nei territori descritti dallo zoologo. Proprio Malone è la voce narrante del romanzo, è lui che tiene in costante aggiornamento la redazione della Daily Gazette, raccontando le vicissitudini affrontate in questo inconsueto viaggio nell’ignoto. Egli si imbatte in questa missione singolare per dimostrare alla sua amata Gladys, che desidera avere al suo fianco un uomo dotato di carattere eroico, di essere all’altezza delle sue pretese.

ALLO STATO DI NATURA

L’avventura porta i quattro protagonisti, da Londra al Rio delle Amazzoni, fino all’altopiano misterioso indicato da Challenger, corrispondente alla regione Gran Sabana, in Venezuela. Giunti a destinazione, i quattro uomini si trovano isolati geograficamente dal resto dal mondo intenti a vagare nell’assoluta incertezza di un luogo che appare come sospeso nel tempo, in cerca di dinosauri e altre creature preistoriche. In un continuo susseguirsi di avvenimenti improvvisi, situazioni al limite dell’imprevedibili, incontri ravvicinati, Sir Arthur Conan Doyle, ci accompagna in questo viaggio in cui la curiosità e il coraggio spingono i quattro avventurieri ben oltre i limiti imposti dalla quotidianità cittadina. Dalle pagine emerge come l’uomo, riportato allo stato di natura, perda ogni relazione con la comodità e con ogni capriccio che lo riduce a cittadino docile e addomesticato. Vale proprio la pena leggere il Mondo Perduto, per riscoprire il fascino dell’avventura verso l’ignoto, la grande forza di volontà sprigionata nel voler dimostrare la validità di un’opinione, anche contro il parere della maggioranza, e il coraggio vigoroso, per uscire dalle situazioni più avverse.

Quali creature incontreranno i quattro protagonisti durante il viaggio? Riusciranno a dimostrare la validità delle teorie del Professor Challenger? Edward Malone sarà così audace da far innamorare Gladys?

VITA AUTENTICA
Chiunque si avventuri in questo libro non può non lasciarsi trasportare nella dimensione fantastica descritta, figlia dell’ossessione di un manipolo di avventurieri di illuminare le pagine della storia della vita sul nostro pianeta, che ancora presentano zone d’ombra. Challenger e i suoi tre compagni di viaggio, ci ricordano che a volte per vivere pienamente la nostra esistenza è necessario osare oltre i limiti, alla scoperta del lato più selvaggio della terra e di noi stessi.

Pensiero Verticale Podcast

Zambracca Podcast

Sostieni Pensiero Verticale