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La fame che assedia Gaza

Continua l’offensiva dell’esercito israeliano nei territori di Gaza. Dall’ottobre 2023 ad oggi sono circa 30 000 le vittime palestinesi, tra cui molte donne e bambini. La popolazione vive una guerra senza tregua, essa non viene colpita solo dal fuoco dell’esercito di Tel Aviv, ma combatte ogni giorno per garantirsi anche solo un pasto.

STRAGE DI BAMBINI
Diverse associazioni internazionali negli ultimi mesi hanno lanciato questo allarme, poiché disidratazione e malnutrizione infantile stanno prendendo sempre più piede, causando già sofferenza e morte. Già nei primi mesi del 2024 il rapporto “Nutrition Vulnerability and Situation Analysis”, consultabile direttamente sul sito dell’Unicef, sottolineava che a gennaio il 15,6% dei bambini sotto i 2 anni soffriva di malnutrizione acuta e il 3% di questi viveva in una situazione di malnutrizione grave che metteva in pericolo la vita stessa. Per avere un dato comparativo che ci faccia comprendere la situazione, prima dello scoppio dell’ultimo conflitto solo lo 0,8% dei bambini palestinesi viveva questo stato di malnutrizione acuta, senza considerare che i dati diffusi dal rapporto Nutrition Vulnerability sono fermi a gennaio e ad oggi la situazione sarà sicuramente più grave. Sempre dallo stesso studio emergevano diversi campanelli d’allarme; il 90% dei bambini di età inferiore ai 2 anni e il 95% delle donne in gravidanza o che allattavano si trovavano in condizioni di grave povertà alimentare, mentre il 64% delle famiglie consumava solo un pasto al giorno. L’inadeguatezza colpiva anche il consumo di acqua potabile e di quella utilizzata per l’igiene e per cucinare: si stimava l’utilizzo di circa un litro per persona al giorno, mentre gli standard minimi in casi di emergenza ne prevedono non meno di 3 e in situazione normale almeno 15*.

NESSUN PASSO DA ISRAELE
A fronte di ciò, il 26 gennaio scorso la Corte di Giustizia Internazionale ha ordinato a Israele di attuare misure immediate ed efficaci per proteggere la popolazione palestinese, consentendo la fornitura di assistenza umanitaria e il funzionamento di servizi base, il governo di Tel Aviv non sembra intenzionato a fare passi in avanti in merito.
Prima del conflitto i camion che quotidianamente entravano a Gaza per fornire aiuti umanitari erano circa 500, ad oggi forse neanche un centinaio. Al momento la maggior parte degli aiuti umanitari arrivano alla popolazione dal cielo, mentre, secondo le Nazioni Unite, Israele ritarda gli arrivi degli aiuti via terra, lasciati spesso in attesa ai valichi di Kerem Shalom e Rafah, ponendo più di mezzo milione di persone a rischio carestia**.

IL SANGUE DI GAZA
L’ultima notizia tragica che intreccia la guerra sul campo e la situazione umanitaria che sta vivendo la popolazione di Gaza risale al 29 febbraio scorso, quando alcune migliaia di civili palestinesi, radunati in attesa dei camion che trasportavano aiuti umanitari, sono stati colpiti dall’esercito israeliano che ha aperto il fuoco sulla folla, uccidendone un centinaio e ferendone molti di più, alcuni dei quali in maniera grave. Le testimonianze palestinesi, riferiscono che il fuoco sia partito da carri armati, da droni e dalle armi da fuoco dei militari, mentre l’esercito israeliano afferma che i palestinesi siano rimasti schiacciati nella ressa creatasi per raggiungere i camion con gli aiuti e che i militari abbiano sparato per difendersi dalla folla che stava assaltando i mezzi. Si tratta dell’ennesima pagina tragica di una situazione il cui epilogo non sembra cambiare.
Gaza ogni giorno continua a sanguinare, ciò che non muore sotto il fuoco, perisce per la fame, la disidratazione e le infezioni. Gli ospedali rimasti attivi sono al collasso e non riescono a garantire assistenza minima a tutti i pazienti. Ogni giorno i dati saranno più allarmanti, la situazione sempre più grave, è necessario che tutto questo si fermi e lo si faccia subito.

*https://www.unicef.ch/it/attualita/notizie/2024-02-20/striscia-di-gaza-la-crescente-malnutrizione-minaccia-la-vita-dei

** https://news.un.org/en/story/2024/02/1146997

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