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La gloria nei cieli: Aurelio Pozzi

| Redazione |

Il 15 luglio del 1938 cadeva in combattimento nei cieli spagnoli di Linares de Mora il tenente ed aviatore comasco Aurelio Pozzi. Nato nel 1913 in provincia nel piccolo paese di Albiolo (CO), dopo aver conseguito il diploma di ragioneria si iscrisse alla facoltà di scienze economiche all’università Ca’ Foscari di Venezia, iniziando parallelamente a lavorare presso l’azienda elettrica di Merano-Bolzano.

In seguito alla sua domanda volontaria, nel 1935 venne ammesso in qualità di allievo ufficiale alla Regia Areonautica ed assegnato all’aeroporto di Foligno, per poi essere trasferito ad Aviano dove fu nominato primo aviere e in un secondo momento pilota militare.

Ottenuto il grado di sottotenente e scoppiata la guerra civile spagnola, nel 1937 partì alla volta della penisola iberica in forza alla 280ª Squadriglia del XII gruppo. In 17 mesi di campagna si distinse con ardimento e sprezzo del pericolo in ben 218 azioni belliche, meritando una decorazione di bronzo e una d’argento; inoltre fu celebre per aver dipinto per primo sulla fusoliera del suo Savoia-Marchetti S.79 Sparviero i tre “Sorci Verdi”, che divennero il simbolo di tutta l’Aviazione Legionaria in Spagna.

Nel corso dell’ultimo volo, nonostante i molteplici attacchi della caccia avversaria, ribattè colpo su colpo fino all’estremo Sacrificio, che gli valse la Medaglia d’Oro al Valor Militare e un posto tra i migliori figli comaschi caduti sotto il segno del tricolore.

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