La “Nazione pop”, tra musica e Patria
La musica e l’idea di Patria. O meglio, l’idea di Patria raccontata attraverso la musica. E’ questo, in estrema sintesi, il percorso proposto dal giornalista e scrittore Leonardo Varasano nel suo interessante volume intitolato “Nazione pop” (Rubettino, 2022). L’autore, partendo dalla lettura approfondita di “Filosofia della musica” di Giuseppe Mazzini e “Prolegomena sul patriottismo” di Roberto Michels, si propone di illustrare lo stretto legame che c’è tra la musica e la Nazione. Che, spiega, è “un’idea complessa capace di inabissarsi per poi riprendere quota”, come un fiume carsico che sprofonda nella terra per poi riemergere.
UN LEGAME PROFONDO
Secondo Varasano, insomma, l’idea di nazione vive e cresce nel quotidiano anche se non ce ne accorgiamo. E questo accade (anche) grazie alla musica. Nella prima parte del volume viene proposta al lettore una riflessione di carattere storico, che chiarisce come è stato percepito, nei secoli scorsi, il legame tra musica e nazione italiana, che è nata “combattendo e cantando”. E si è rafforzata anche grazie alle suggestioni che la musica, in tutte le sue forme e generi, è riuscita a trasmettere, a volte in modo manifesto altre velatamente.
DALLA MUSICA POPOLARE AL POP
Proseguendo nella lettura, dopo un’analisi delle canzoni nazionali si arriva a tracciare un quadro determinato dall’osservazione dell’oggi. Un quadro in cui Varasano si chiede se “il legame tra musica e
nazione è confluito anche nel pop”. La sua risposta è sì, perchè, scrive, “si è rilevata una presenza
significativa, ancorché inavvertita, dell’idea di nazione in non poche canzoni”. Tra essi quelle in cui si
celebra l’amore per l’Italia e/o la nostalgia della patria, quelle i cui testi hanno riferimenti alla storia
nazionale e quelle di critica del malcostume politico. In tutti i casi, conclude Varasano, la musica popolare di massa si rivela “uno degli strumenti, nella sua leggerezza, più efficace per far transitare riflessioni
poderose”. Un pensiero questo che ne riporta alla mente un altro, a noi noto: “Una canzone vale più di
mille volantini”.
Indomita è una vorace divoratrice di libri. Oltre alla lettura, adora scrivere di notte, quando tutto è buio e silenzio e i pensieri, positivi e negativi, spuntano improvvisi da ogni angolo della casa e della mente per riversarsi sulla carta. La sua penna sa essere dolce come una carezza della mamma e affilata come la lama di una spada. Crede in sè stessa e non si lascia abbattere dalle difficoltà. La sua frase preferita è: “Una freccia può essere scagliata solo tirandola prima indietro. Quando la vita ti trascina indietro con le difficoltà, significa che ti sta per lanciare qualcosa di grande. Quindi concentrati e prendi la mira”.