La sinistra come il Signor Hyde
Era il lontano 1886 quando usciva il racconto gotico “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”, destinato ad avere un successo planetario talmente enorme che, come saprete, nella nostra ricca e multiforme lingua è diventata di uso comune l’espressione “Dottor Jekyll e mister Hyde” come metafora del comportamento ambivalente di noi esseri umani.
Un’espressione che in questi giorni calza tristemente a pennello se associata a quanto rimane dei buonisti nostrani riguardo due vicende di questi caldi giorni di ottobre, due situazioni lontane ma strettamente collegate.
La prima riguarda il presunto clima di razzismo di cui sarebbero state vittime la celebre pallavolista della Nazionale italian Paola Egonu e la velocista azzurra Zaynab Dosso: qualcuno- ovviamente nessuno sa chi- avrebbe chiesto alla prima se fosse italiana, qualcun’altro- qui si parla addirittura di una mendicante a Roma- avrebbe etichettato la seconda come “p…..a straniera”.
E via con l’indignazione a orologeria, con le lancette che si bloccano quando il sogno del mondo multirazziale implode in quel calderone etnico pronto ad esplodere della Francia dove la dodicenne Lola Daviet è stata ritrovata morta in una valigia, con la gola tagliata dalle vili mani di un gruppetto di algerini, tra cui una donna di 24 anni.
Ecco a voi il nuovo caso del dottor Jekyll e del signor Hyde: la sinistra italiana delirante per un fantomatico razzismo che non esiste, ma sorda e muta davanti ad un pericolo reale: quello della sostituzione etnica.
Liutprando sono proprio io. Con un nickname così non posso che essere di Pavia, dove vivo e lavoro da diversi lustri. Sono appassionato di calcio, musica rock e metal, libri, birra e cibo. E ovviamente, può capitare che troviate il mio regale nome a firma di qualche pezzo qui e là su questa testata, per la quale mi onoro di scrivere da diverso tempo.