Le eco-follie dell’Agenda 2030
Il seminario tenuto dalla nostra redazione con ospiti i rappresentanti dell’Associazione GREX Milano Claudio De Simini e Francesco Centineo
Siamo giunti al secondo episodio di un percorso di incontri avviato in occasione dell’edizione 2022 della Festa del Sole organizzata dalla comunità militante di Federazione, durante la quale esaminiamo aspetti e implicazioni di quella famigerata (ma ancora non del tutto compresa) Agenda 2030 ormai sulla bocca di tutti e nella testa di pochi. Mentre i grandi filantropi di questa nostra disgraziata contemporaneità mettono a punto farmaci da somministrarci e macchine per sostituirci, prosegue inesorabile, da parte delle élite del potere, l’applicazione su larga scala della ricetta green nel contesto della quale immaginare l’Homo novus globale e globalista, fatto di auto elettriche costosissime, ZTL inavvicinabili, pale eoliche inutili, farina di grilli e altre indigeribili invenzioni. Un luogo invero molto poco ospitale, per quanto “equosolidalesostenibileamisurad’uomo” ci possa essere venduto, dove a farla da padrone altro non sarà che la miseria controllata e sorvegliata che orizzontalmente colpirà ceti sociali non abbienti.
L’Agenda 2030, intesa come progetto nato sotto l’egida dell’ONU ma rappresentante dichiarata degli interessi e delle visioni palingenetiche delle oligarchie mondiali, afferma solennemente, tra i tanti obiettivi enunciati, la modifica della produzione europea non più basata sul carbone e sui fossili ma sulle rinnovabili. Un processo che porterà alla de-industrializzazione dell’Europa, incapace di produrre le proprie risorse e ulteriormente dipendente dalle nuove potenze mondiali per qualsiasi bisogno.
Come per il covid, l’Agenda viene esaltata dai più, a partire dai giovanissimi super-mega-iper-ultra ecologisti autoinvestitisi della sacra missione di diffondere il verbo finalistico eco-ansiogeno della fine del mondo ormai prossima. E allora tutti a inseguire l’emissione 0 come due anni fa si inseguiva il contagio 0. Di stati paranoici in sensi di colpa, i nuovi gretini di tutta Europa sono pronti a spegnere i termosifoni, a non consumare più carne, a muoversi in monopattino, a battersi per la pace più ancora che per i condizionatori (semicit.), ed intanto il sistema vince e rivince e il mutamento va compiendosi. I prezzi di ogni bene schizzano alle stelle in nome della nuova emergenza climatica e i nuovi strumenti inventati per contrastare l’inquinamento e il riscaldamento globale, essendo prodotti esattamente dallo stesso sistema ultracapitalistico, inquinano come e più dei precedenti. L’ecologismo appare quindi uno specchio per allodole, che si ritorce su sé stesso perché non promuove un reale rispetto per la natura ma solo una nuova strategia di marketing per ingigantire le già gonfie tasche della finanza.
Con i rappresentanti dell’Associazione GREX Milano, proseguendo lungo il cammino di collaborazione già intrapreso un anno fa, una nuova tappa ci accingiamo a vivere all’insegna del confronto e della conoscenza a proposito delle scottanti questioni che agitano il tormentato presente. E cercare, perchè no, vie d’uscita (e di salvezza).
Il suo nome è Claudia, ama così tanto la filosofia che si è laureata pur sapendo che la sua sublime “inutilità” non l’avrebbe portata a nulla di buono sul piano professionale, e anche per questa ragione Pensiero Verticale è divenuta la sua oasi dove poter liberamente filosofeggiare.
Ma c’è dell’altro, ovvero tantissime altre cose inutili e antiscientifiche che venera: la poesia, l’arte e l’astrologia. È un’anima antica, tutta languore e culto delle rovine. È profondamente innamorata del mare e cerca la verità in ogni cosa.