L’esercito USA avvia la bonifica dal “politicamente corretto”
Viviamo in tempi interessanti e, come da tradizione purtroppo per noi consolidata, le notizie più contraddittorie provengono dall’altra parte dell’oceano. È infatti notizia recente che i vertici dell’esercito americano stiano gradualmente rivedendo le invasive linee guida politicamente corrette arrivate ad inquinare anche l’arruolamento militare, già di suo fiaccato dai numeri sempre più esigui e preoccupanti di nuove reclute. Come riportato da Military.com: “Il Sergente Maggiore dell’esercito Michael Weimer [Sergente Maggiore dell’esercito americano da agosto 2023. NdA], ha recentemente pubblicato nuove linee guida sulla selezione dei sergenti maggiori di comando che sono state essenzialmente copiate e incollate dal suo predecessore, con un’eccezione. Rimuove una riga che ordina di prendere in considerazione la diversità del candidato sergente maggiore comandante.”
IL LACCIO SOFFOCANTE DELLA “DIVERSITA'”
I lettori di Pensiero Verticale sono ormai avvezzi allo strumentale uso del concetto di “diversità”, nozione
furbescamente propinata solo ed esclusivamente in favore di determinate minoranze, ma in questo caso la situazione americana assume connotati ancora più grotteschi: negli USA si parla infatti di DEI ossia:
“Diversità, equità e inclusione è un termine usato per descrivere politiche e programmi che promuovono la rappresentanza e la partecipazione di diversi gruppi di individui. Il DEI comprende persone di età, razza,
etnia, abilità, disabilità, genere, religione, cultura e orientamento sessuale diversi. […] La linea guida che è
stata tagliata recitava ‘considerare la diversità per garantire che i leader rappresentino le nostre formazioni’.” “Politiche e programmi che promuovono…” è il passaggio chiave del DEI, modello che nasce a fine anni Sessanta dall’impeto dei movimenti per i diritti civili, che cela un vero e vincolante impianto para-giuridico tale per cui corporazioni, aziende e innumerevoli realtà pubbliche e private si discostino il meno possibile dagli asfissianti binari del politicamente corretto.
SEGNALI DI CONSAPEVOLEZZA (E DI RISVEGLIO)
Durante l’amministrazione Biden sono stati in tanti, non solo tra i Repubblicani, ad aver criticato l’eccesso di progressismo ormai dilagante anche negli apparati governativi. Allo stesso tempo sembra che lo stesso esercito americano stia cancellando da Youtube tutti quei video in cui i principi del DEI venivano propagandati: “La notizia arriva anche mentre l’esercito sta cancellando parte della sua altra enfasi sulla diversità tra i ranghi. All’inizio di quest’anno, è stata rimossa la campagna pubblicitaria intitolata “The Calling” da YouTube. La campagna prevedeva annunci individuali di soldati reali provenienti da contesti diversi destinati a fare appello ai cambiamenti demografici. Uno di quegli annunci mostrava una donna soldato cresciuta da una coppia lesbica in California. L’annuncio ha immediatamente suscitato il disprezzo dei principali legislatori repubblicani”. (1)
Questo è un altro episodio di schiacciante evidenza per capire quanto l’apparato del politicamente corretto si sia innervato nella società americana (e occidentale) e quanto questo possa, nella sua perniciosità, produrre effetti palesemente sclerotici.
Nasce a Rimini, classe 1984, si divide tra impegni legati al mondo degli investimenti immobiliari, dell’editoria e delle iniziative culturali. E’ responsabile regionale dell’associazione culturale Identità Europea. E’ autore di diversi volumi e collabora da anni con varie testate giornalistiche locali e nazionali, toccando in particolare temi di geopolitica e di approfondimento culturale.