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Lo strano caso di Mr. Fleximan

| Ivan Pavani |

Tutti i supereroi entrano in azione la notte, persone che di giorno conducono esistenze del tutto “borghesi” ma che, “protetti” dall’oscurità, assumono le sembianze di moderni mister Hyde. (coperto da maschera o passamontagna, perdipiù). Da miti ragionieri e diligenti professionisti diventano temerari giustizieri, pronti a raddrizzare ogni singolo torto, anche se sembrano preferire il più odioso di tutti, la multa. Quante volte la giornata del piccolo contribuente è stata rovinata dall’odiosissima raccomandata verde? Bene, pensa il supereroe, è ora della resa dei conti.

Fleximan, nella notte, come un gatto felino sega con un flessibile gli autovelox, la sua area d’azione è soprattutto nel nord Italia, la sua flexcaverna è ignota. Anche se la prima apparizione di questo “supereroe” è avvenuta a Perugia nel maggio del 2023, e da qual momento il fenomeno/supereroe/vandalo si è diffuso soprattutto nel nord del paese. È soprattutto nella zona settentrionale che gli autovelox sono più feroci e mietono più vittime.

SENSAZIONALISMO AUTOREFERENZIALE?

Fleximan è un nome pittoresco dato ad una protesta pacifica, sconfinante, per alcuni, in forme vandaliche, condannata dalle istituzioni e osannata dai tartassatissimi cittadini. È un genere di protesta condivisibile nelle motivazioni ma forse non nei metodi, i quali di fatto relegano essa nell’ombra degli atti meramente dimostrativi e nulla più. In buona sostanza, segare con un flessibile gli autovelox, non renderà chi (lo Stato) li ha installati meno ladro. I cittadini, al contrario, esaltati da quelle che senza mezzi termini definiscono “azioni eroiche”, trovano in queste una valvola di sfogo nei confronti dell’accanimento delle autorità in fatto di sanzioni e multe a cascata, spesso motivate con il solo spregevole obiettivo per fare cassa. In base a ciò, il cittadino medio non vuole pertanto creare un situazione realmente più giusta ed equa, e preferisce l’azione sensazionale ma, in ultima analisi, poco produttiva ai fini di un reale mutamento di cose.

LA TRAPPOLA MEDIATICA

E così diviene inevitabile cadere nella trappola allestita abilmente dai media: azioni minori e folkloristiche riportate con enfasi allo scopo, nemmeno più tanto nascosto, di lasciare nell’ombra temi e questioni del tutto stringenti e di certo centrali per quanti (ed esistono!) tentano approcci più lucidi e globali a tematiche più concrete per la vita dei cittadini. Quando gli autovelox cominciano ad essere tranciati, può significare inoltre una sola cosa: che i cittadini non riconoscono l’autorità dello stato. La sanzione amministrativa, che lo stato commina al cittadino per infrazioni al codice della strada, non è più vincolante in quanto molti sono i dubbi sulla sua stessa legittimità.

UN FAVORE ALLA CITTADINANZA?

Una protesta diretta nei confronti delle istituzioni sarebbe più efficace, ma unita e con un programma. Fleximan, al contrario, è la voce arrabbiata e irrazionale del cavaliere romantico e disperato, non ancora precisata e precisabile a livello politico. Per questo le sue gesta non possono che limitarsi ai “dispettucci” che tanto impressionano i vicini di casa e che tanto nutrono il marciume giornalistico di questi tempi sporchi. E non fatichiamo ad immaginare come l’unico risultato, questo sì molto tangibile, prodotto dai tanti Fleximan (veri o in potenza) sparsi per lo Stivale sarà quello di aver offerto a sindaci-sceriffi altra legna da ardere sul braciere.

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