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L’ultima frontiera dell’abisso: la “Sex Roulette”

| Ecate |

Sul dizionario vengono proposti due significati della parola “profano”: la prima fa riferimento all’essere “estraneo o contrario a quanto si possa percepire o ritenere attribuibile all’ambito della religione sul piano della manifestazione umana con un’accezione neutra”, in quanto di libera scelta dell’individuo che si approccia a un pensiero, a un’azione, alla Storia e così discorrendo; la seconda, di maggior impatto: “Indegno di toccare o sentire o vedere persone o cose sacre.” Scegliamo qui la seconda definizione come stato d’animo per esporre i fatti cui sono recentemente stati coinvolti anche i giovani italiani (casi attualmente al vaglio della procura di Brescia).

LA CHALLENGE DOVE SI PERDE TUTTI

Su diversi siti web e quotidiani è comparsa la notizia di una nuova challenge che pare provenga da un gioco lanciato dapprima a Belgrado e poi diffusosi anche nel Regno Unito e in Spagna. Target: gli adolescenti. La “Sex Roulette”, questo il nome della “sfida”, consisterebbe nell’intrattenere rapporti sessuali con partner ogni volta diversi, senza precauzioni. Perde chi rimane incinta, e questa si rivela spesso una doppia perdita, poiché nella maggior parte dei casi si termina con un aborto. Si parla anche di una variante di livello superiore che ha preso piede all’estero, con la partecipazione a sorpresa di una persona sieropositiva a feste condite da alcol, droghe e sesso senza profilattici: perde la sfida chi contrae l’HIV. L’obiettivo, appunto, è quello di sperare nella fortuna e se per “disgrazia” sui social dovesse apparire un test di gravidanza con esito positivo, Game over. Vi sono stati casi di minori, segnalati sul web, che hanno subito due volte un aborto, con video dimostrativi su TikTok, diventato virale.

CENSURA AGGIRATA

Le piattaforme censurano e rimuovono i contenuti espliciti che vengono comunque visionati in altri canali e gruppi online: la censura in questo caso potrebbe essere vista come tutela, ma così non è perché il modo per condividere e diffondere questo tipo di materiale si trova sempre, anche su siti per adulti. La censura non è né tutela, né la soluzione. Certo, certo rigore e certo pudore sarebbe auspicabile mantenerli, ma poi c’è il problema della libertà di espressione e di contro l’offesa percepita da ogni essere umano: censuriamo il mondo così non vediamo più né il mondo stesso, né chi o cosa siamo diventati, scansando ogni possibilità di comprensione del mondo, di noi stessi e dell’altro da noi. I contenuti sensibili contro ogni etica, ovvero quelli contro natura non interpretabile, ma inconfutabile, non dovrebbero esistere né essere pensati, vissuti, subiti, inflitti, e invece esistono, si moltiplicano, proliferano, e se si è un minimo coscienti non esiste censura che possa far dire “occhio non vede, cuore non duole.”

IL RIFIUTO DEL MALE

Tornando alla notizia principale, non si tratta di stabilire cosa sia giusto o sbagliato a priori, da che parte schierarsi, su cosa essere dispiaciuti, a chi offrire supporto o disprezzo, chi incolpare e condannare, chi tutelare, poiché queste prese di posizioni dovrebbero partire da un presupposto di pensiero ragionato, cosciente e di conoscenza di se stessi. La realtà ci offre la più semplice ed oggettiva delle conclusioni: il pensiero, il dolore e il disagio della vita altrui, non ci sfiorano minimamente, non li vogliamo vedere, poichè sappiamo bene che una volta aperti gli occhi, non possono essere richiusi, e fa male. E non ci piace viverlo nè sfiorarlo.

Una volta essere stati in grado di dare un definizione del concetto di male per noi e per gli altri intorno a noi va guardato dritto negli occhi, non  c’è scappatoia, se non viene affrontato si riprodurrà ancora e ancora finché qualcuno non avrà il coraggio di affrontarlo e liberarlo. Allora, solo allora, non farà più male.

I “NON MORTI”

Ciò che importa chiedersi di quest’ennesima triste storia è il dubbio se valori come il Sesso, la Vita, la Morte, la Giovinezza, la Scienza, la Salute, la Sorte, i Destini, il Karma, l’Amicizia (Philìa: forma di amore in cui prevale la dimensione fraterna e amichevole, legame basato sulla stima, la simpatia e la fiducia), il concetto di Dio e di Sacralità, siano oggi termini compatibili con l’evoluzione dell’uomo o se abbiano perso ogni profondità e per questo non più nemmeno degno di osservarli in quanto realtà oggettiva. Sono le parole ad aver perso di senso o è l’uomo ad aver smarrito la coscienza e lo stesso suo significato dell’esistere?

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