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Ma che musica, maestro?

Per decenni i grandi concerti rock sono stati per giovani e meno giovani l’occasione non solo di ascoltare della grandissima musica, ma di vivere un appuntamento collettivo e comunitario che permettesse loro di crescere a livello culturale (perché il rock è arte e, come tale, andrebbe insegnato nelle scuole), di maturare a livello umano e di confrontarsi con persone con una comune passione, ma magari con un vissuto sociale completamente diverso. Esattamente come il calcio la musica ha permesso il confronto tra gente che altrimenti mai si sarebbe conosciuta e, esattamente come il calcio, da qualche anno è diventata un qualcosa di sempre più elitario, destinata a categorie con disponibilità economica al di sopra della media.

IL “CASO” IRON MAIDEN

Prendiamo l’annuncio dell’unica data italiana del tour della metal band inglese degli Iron Maiden, prevista allo Stadio Euganeo di Padova per il 13 luglio 2025: per una location certamente non di primo piano come l’impianto della città patavina, il prezzo dei biglietti varia da un minimo di 87 euro per posti a visibilità limitata ad un massimo di ben 172 euro, rendendo così la tappa italiana per distacco la più cara di tutto il tour europeo, Svizzera compresa! A questo poi uno dovrà aggiungere le spese per gli spostamenti, per l’eventuale pernottamento, per cibo scadente e per una birra al limite del bevibile a prezzo folle. Ha ancora senso tutto ciò?

A PAGARE SONO SEMPRE GLI STESSI

Ho girato l’Italia e l’Europa per vedere le migliori band del mondo, ma ho sempre speso tariffe adeguate all’evento e, soprattutto, mi potevo tranquillamente organizzare con pochi mesi d’anticipo, non quasi un anno prima! Ci vengono a dire che gli organizzatori e le band devono recuperare le perdite degli anni del Covid, ma, ammesso e non concesso che sia vero, si devono proprio rifare sui fan, che sicuramente nello stesso periodo non si sono certo riempiti le tasche come Zio Paperone? Spiace, ma a questo punto diventa pure una questione etica e da un pezzo mi sono chiamato fuori da questo tipo di eventi: preferisco andare in qualche pub o piccolo locale a supportare band di amici o gruppi emergenti.

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