Ma come tiferai se la mascherina non ce l’hai
Le misure restrittive introdotte dal Super Green Pass colpiscono anche i tifosi italiani. Dal sei dicembre, infatti, secondo le nuove normative emanate del governo per contrastare la diffusione del virus, l’utilizzo della mascherina è obbligatorio anche all’interno degli impianti sportivi, oltre al possesso del Green Pass rafforzato necessario per accedere agli stessi. Senza volerci addentrare sul senso della norma, vogliamo soffermarci sul paradosso italiano: vaccinati, mascherati e super controllati. Secondo le notizie apprese dagli organi di informazione, sono diverse le partite al vaglio degli inquirenti, a lavoro per verificare quali spettatori non hanno indossato la mascherina durante le manifestazioni sportive svolte dopo l’introduzione della nuova normativa. Ad esempio, per Fiorentina-Salernitana sono stati multati già 44 sostenitori viola e le indagini sono ancora in corso per trovare altri “colpevoli”, così per Padova-Südtirol e Cittadella-Ascoli, già 96 tifosi sono stati sanzionati, per loro scatterà il Daspo fino a 5 anni, se risulteranno recidivi in futuro.
Oltre alla discutibilità della norma, che come unico risultato ha quello di inasprire i toni repressivi nei confronti dei cittadini, ciò che ci fa riflettere in questo caso, è che allo stadio si acceda solo esibendo il Super Green Pass, ma nonostante ciò, ci sia un controllo maniacale e una caccia al non mascherato, in un luogo all’aperto. Questo modus operandi, oltre a farci riflettere una volta di più riflettere sulla pretesa efficacia del vaccino, mostra come nel concreto, in un luogo dove l’accesso è riservato ai vaccinati, restino le medesime restrizioni (obbligo di mascherina e capienza ridotta), anche se all’aperto. Facendo due calcoli, secondo le formule impartite dal governo, la somma delle misure non dà il risultato pubblicizzato ovunque; più vaccini uguale più libertà, anzi. La ciliegina sulla torta di questa situazione orwelliana, è il controllo ossessionante che lo stato dimostra nei confronti dei cittadini: spiati, identificati e sanzionati, appena si contrasta il diktat governativo sulla pandemia. Ora che il non vaccinato non ha accesso praticamente a nulla e il vaccinato viene controllato 24 ore su 24, qualcuno sarebbe capace di svegliarci da quest’incubo?
Classe 1992, da sempre appassionato di lettura e scrittura. Da alcuni anni collabora con diverse riviste, cartacee e online, occupandosi dei più svariati ambiti: dallo sport, all’attualità, passando per eventi politici nazionali, fino a temi pertinenti alla terra in cui è nato e vive, la Calabria. Scrive per Pensiero Verticale da diversi anni, credendo fermamente nella direzione intrapresa dalla redazione, volta a rappresentare uno spazio di pensiero libero e confronto, contrapposto all’omologazione culturale del mondo contemporaneo.