Notti d’Oriente
Il cielo sopra Gaza scoppia. Crampi di luce mangiano la notte e rubano le stelle d’Oriente. Hamas violentemente bombarda e le strade che non sono di Israele, diventano crateri di fuoco.
La schiava più usurpata dal Padrone e dai suoi umilissimi commensali, sta tentando la rivolta, questa volta si è armata, ma presto, cesserà di resistere.
La terra di Palestina urla, è trepidante, ha tirato fuori il coltello senza sapere che la guerra si fa altrove, sui tavoli e sulle poltrone di velluto rosso, quelle d’Occidente.
Non è politica, non è cronaca, è solo la storia di una terra bagnata dal sangue di tutti quelli che vorrebbero chiamarla casa, eppure non possono.
E oggi che quel sangue finalmente non versano, e oggi, che non più patiscono, sono ridotti a carnefici, usurpatori, agli occhi di chi con sufficienza osserva la morte di chi sta già per morire.
il Padrone si sta preparando, questa è la volta buona per uccidere la schiava. Non avrebbe dovuto alzare la testa, non avrebbe dovuto guardarlo negli occhi.
Qualunque sia il Dio, si può pregare.
Qualunque sia la sorte di queste notti d’Oriente, nulla sarà perduto, perché ogni terra, inesorabilmente, chiama il suo popolo.
Classe 1993 e boomers per scelta (non cercatela su Instagram, non c’è). Laureata in Filosofia con una tesi su la Repubblica di Platone, si ritrova da neolaureata vittima del sistema capitalista (che pensava di poter combattere dai banchi dell’università); dapprima nell’ovvio call center a 5€/ora per poi piombare prevedibilmente in una multinazionale americana nella quale ci sguazza e ci sta bene perché, in fondo, è meglio quando la cultura non dà da mangiare.
Conservatrice per alcuni, Compagna per altri, Rossobruna per gli amici.
Tante virgole e poche cose importanti: per Pensiero Verticale qualche riflessione d’attualità e altra monnezza, con un po’ di stile.