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Notti d’Oriente

Il cielo sopra Gaza scoppia. Crampi di luce mangiano la notte e rubano le stelle d’Oriente. Hamas violentemente bombarda e le strade che non sono di Israele, diventano crateri di fuoco. 

La schiava più usurpata dal Padrone e dai suoi umilissimi commensali, sta tentando la rivolta, questa volta si è armata, ma presto, cesserà di resistere.

La terra di Palestina urla, è trepidante, ha tirato fuori il coltello senza sapere che la guerra si fa altrove, sui tavoli e sulle poltrone di velluto rosso, quelle d’Occidente.

Non è politica, non è cronaca, è solo la storia di una terra bagnata dal sangue di tutti quelli che vorrebbero chiamarla casa, eppure non possono. 

E oggi che quel sangue finalmente non versano, e oggi, che non più patiscono, sono ridotti a carnefici, usurpatori, agli occhi di chi con sufficienza osserva la morte di chi sta già per morire. 

il Padrone si sta preparando, questa è la volta buona per uccidere la schiava. Non avrebbe dovuto alzare la testa, non avrebbe dovuto guardarlo negli occhi. 

Qualunque sia il Dio, si può pregare. 

Qualunque sia la sorte di queste notti d’Oriente, nulla sarà perduto, perché ogni terra, inesorabilmente, chiama il suo popolo. 

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