Salvate il soldato Selvaggia!
a cura di KEK_KILLS_MOLOCH
La Lucarelli è innocente! È tempo di smettere di girarci intorno: essere un eroe della sinistra oggi è troppo facile! Da Malika a Simone di Torre Maura, passando per il fattorino che si rifiuta di consegnare la bottiglia del Duce arrivando fino all’urlatore della Scala, l’elenco di questi “eroi” è infinito.
Quanti di questi hanno ottenuto qualcosa per uno stupido gesto? Tutti! Quanti si sono
rivelati dei bluff? Tutti! Semplice!
La facilità di diventare il personaggio del momento e di ascendere dunque a un’aristocrazia (Bauman la definirebbe “fluida”) momentanea è facilissimo: non serve spezzarvi la schiena a lavoro, essere un buon uomo o una buona donna. Serve solo un gesto eclatante, ovviamente rientrante nei dogmi del progresso e poi piovono soldi e fama.
Questi personaggi sono diventati i simboli di una sinistra che vive di gesti superficiali e di facciata che ignora con superiorità i veri problemi della società.
Il colpevole, lorsignori, è l’ultimo aborto della cultura marxista: “l’attento cittadino antifascista” o, per dirla con Jünger, l’Onestuomo. Lo stesso segue per logica e dinamiche tutte le maschere che volente o nolente hanno messo da sempre: il sentinello, il delatore, il bugiardo, lo schedatore di professione, l’indignato di professione, l’assassino, il compagno che sbaglia. È il classico esempio dell’ipocrisia collettiva che ha le sue radici nella cultura marxista, che, priva di ogni spiritualità, abbisogna di generare divinità in terra continue.
Questi sono i veri giudici, giurie e giustizieri, pronti a decidere chi adorare e chi bruciare in piazza, senza un briciolo di critica o comprensione. E sì signori, sono gli stessi di sempre! Quindi smettetela di essere come loro! La gogna lasciatela ai Torquemada! Perché di quella cultura assassina ne abbiamo piene le palle!
Pensiero Verticale è un progetto editoriale esclusivamente telematico dedicato all’approfondimento culturale, all’attualità politica, all’analisi delle dinamiche che muovono confusamente la contemporaneità.