Se c’era Lui…
Per la prima volta nella sua gloriosa storia calcistica la Nazionale italiana non parteciperà ai campionati mondiali per ben due volte consecutive, in virtù della figuraccia rimediata a Palermo lo scorso giovedì contro la Macedonia del Nord, una compagine non certo irresistibile.
Le critiche e le battute piuttosto ovvie continuano anche in queste ore, soprattutto in vista della partita – diventata ormai un’insensata amichevole- che si disputerà martedì in Turchia.
La vera ciliegina sulla torta- fortemente indigesta, ca va sans dire- arriva all’improvviso a mezzo stampa con le dichiarazioni della madre di Roberto Mancini, commissario tecnico degli Azzurri: in un’intervista che descrive alla perfezione il dramma in cui versano il calcio italiano ed il giornalismo tricolore, la signora Mancini tira fuori un vero e proprio coniglio dal cilindro.
Se c’era lui…
Fermi tutti: non avrete mica pensato ad uno statista italiano? Assolutamente no: la signora Mancini ha dichiarato che sarebbe servito Mario Balotelli per qualificarci ai mondiali nel deserto.
Se c’era lui…Eppure quando c’era Lui- con la maiuscola- la nazionale italiana ha scritto la storia del calcio vincendo due mondiali di fila, con una squadra di soli italiani, altro che Joao Pedro o, appunto, Balotelli, ormai relegato a comparsa nel mediocre – passateci l’eufemismo- campionato turco.
Del resto in un campionato in cui la squadra che guida la classifica, e che con ogni probabilità vincerà lo scudetto, è la più esterofila, non ci si stupisca se viene tirato in ballo ancora una volta un personaggio folcloristico come Balotelli.
Se c’era lui…Citiamo l’indimenticabile Totò: ma ci faccia il piacere!
Liutprando sono proprio io. Con un nickname così non posso che essere di Pavia, dove vivo e lavoro da diversi lustri. Sono appassionato di calcio, musica rock e metal, libri, birra e cibo. E ovviamente, può capitare che troviate il mio regale nome a firma di qualche pezzo qui e là su questa testata, per la quale mi onoro di scrivere da diverso tempo.