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The Christmas Dead

Il 2024 sta giungendo al termine e, nel fare a voi ed ai vostri cari i miei migliori auguri di buon Natale (si può ancora dire che si festeggi il Natale?), vi lascio con un racconto semi serio su questi nostri folli tempi.

E finalmente siamo arrivati anche a questo Natale, l’ennesimo da quando è scoppiata l’apocalisse zombie. Nei film e nelle serie tv i “non morti” o sono stupidi e lentissimi oppure corrono più veloci di Usain Bolt, ma in entrambi i casi non sembrano avere nulla di meglio da fare che mangiare carne umana e mai che ne siano sazi! Cioè non dormono, non pensano, non fanno sesso e nemmeno danno un calcio ad un pallone se ne vedono uno, atto che è il più naturale del mondo, tranne che negli Stati Uniti. In effetti ecco perché gli zombie se li sono inventati loro (in realtà li hanno rubati ad Haiti, ma va be’ lo fanno sempre): conducono un’esistenza più noiosa dell’intervallo del Super Bowl, quello dove ballano e cantano senza senso, ingozzandosi di pop corn, in mezzo a quella che dovrebbe essere la partita più importante della stagione!

Poi, fateci caso, quando scoppia la mattanza (che mai nessuno capisce perché), diresti che a furia di averli visti in tv la gente dovrebbe accorgersene e dire «Oh, ma quelli sono degli zombie che stanno divorando il mio vicino di casa» ed invece no! Nessuno capisce nulla e ci si avvicinano pure cercando di ragionarci, prima di venire giustamente fatti a pezzi.

Invece in questa nostra realtà ecco che gli zombie si sono fatti strada un po’ alla volta e si aggirano tenendo in mano un cellulare ed il cervello se lo sono fatto divorare attraverso le televisioni e i giornali. Gli zombie non fanno grugniti ma utilizzano termini strani: pretendono che il Natale si chiami Festa d’inverno e che un uomo possa usare pronomi femminili e viceversa. Gli zombie si sono fatti rinchiudere in casa per una pandemia d’influenza, mentre sostenevano tutti livorosi che fossi tu in realtà ad aver divorato il loro di cervello. Gli zombie hanno deciso chi siano i buoni e chi i cattivi e mai una volta che io finisca nella prima categoria.

Gli zombie stanno battendo sulla porta del pub nel quale sto bevendo le mie pinte natalizie, vogliono anche il mio di cervello… o forse vogliono solo un sorso della mia birra? Chi può dirlo, avrebbe forse tutto più senso. Anche oggi non c’è un domani, ma c’è pur sempre un Natale per chi ha scelto di lottare ancora, nonostante tutto e tutti.

Auguri a voi!

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