Zenit si presenta. “Il mondo nuovo” sbarca a Milano
Una rivista che nasce è sempre una lieta novella. Come un bimbo che si affaccia neonato alla vita e subito voglioso di percorrerne lindo e gaio i primissimi passi. Così è quando una nuova voce, dipendente solo dalla volontà e dalla tenacia dei suoi ideatori, molla i suoi ormeggi dal porto sicuro ma cupo del “penso ai fatti miei” per avventurarsi nel mare magnum della circolazione delle idee e della formazione del pensiero, rischioso e colmo di insidie come solo possono essere le grandi scommesse col destino. Dopo quasi un anno di attività e (contro)informazione ecco dunque evolversi il progetto ZETA in un qualcosa di più di un semplice portale web. Anzitutto, una nuova denominazione: ZENIT. E poi, nel tentativo di uscire dal Metaverso entro cui una reale e proficua attività d’informazione e diffusione di un pensiero “non conforme” è destinato al nulla o alla spenta autoreferenzialità, un nuovo canale d’espressione: la rivista cartacea, appena uscita dalle rotative e già presente in alcune librerie identitarie qui e là sparse per lo Stivale.
E proprio questi “quaderni di geopolitica” freschi di stampa saranno dati in pasto al pubblico, in questo caso milanese, dello spazio Ritter il prossimo martedì 15 novembre con inizio previsto per le ore 18. Ad accompagnare gli interventi di Marcello Berera e di Francesco Capasso, anime pensanti e scriventi di Redazione ZENIT, ci saranno Valerio Savioli, che dell’area gravitante attorno all’Associazione culturale Identità Europea è cuore vivace e pulsante, e la redazione di Verticale, da qualche anno affermatasi come laboratorio di pensiero e critica del vasto mondo militante legato alle comunità di FEDErAZIONE.
Momenti di crisi come quello attuale, che pare indifferente rispetto a ogni limite dettato dalla ragione e dal buon senso, possono costituire terreno fertile per uomini e idee audaci, capaci di offrire prospettive altre e analisi originali lontane dalle narrazioni ufficiali o di comodo. ZENIT pare intenda muoversi proprio in questa direzione, lanciando la propria personale sfida alle stelle quando tutto intorno sembrerebbe consigliare, ma solo ai pavidi e agli inetti, prudenza o rassegnazione. Invece, è proprio di elaborazione critica e di ritorno alla ragione che si avverte il folle bisogno in mezzo a tanto “caos organizzato”. Il “mondo nuovo” comincia anche da qui.
Classe 1985, milanese di nascita e di crescita (il cognome, del resto, lo testimonia), spendo la vita in occupazioni perfettamente inutili e passioni meravigliosamente crudeli, di quelle, per intenderci, “che non ti portano da nessuna parte”. Appassionato studioso di storia, unica scienza capace di leggere il presente e predire il futuro, ha narrato le vite di grandi figure del passato accarezzate dal vento della pazzia attraverso il podcast La Festa dei Folli (che proseguirà). Per Pensiero Verticale, oltre che del coordinamento generale del progetto, cura i programmi web-radio I podcast di Pensiero Verticale e Zambracca.